Se il tuo obiettivo è prendere un buon voto cerca di capire in anticipo cosa vogliono i tuoi insegnanti, e poi rimani sempre sulla stessa lunghezza d’onda.
Non dirmi che non sai cosa vuol dire la sigla T.A.R.R.D.I. No, non è una nuova tassa, vuol dire Tattiche Avanzate di Risposta Rapida a Domande Impreviste. Mai sentito parlare? Beh, probabilmente perché me la sono inventata io adesso. A che cosa serve? A difenderti dalla minaccia numero uno quando devi affrontare un esame, che sarebbe? Ovvio. La domanda che non ti aspetti. E come fare?
Immagina di essere un allenatore che deve impostare la pretattica per la finale. Per prima cosa devi studiare bene l’avversario. Nel tuo caso il pubblico o i membri della commissione d’esame. Innanzitutto chi sono?
Arsenio La Morte insegnante di chimica, un po’ lento, ma dalla mente esplosiva.
De Tirannis Cesare Augusto, insegnante di storia, fissato per le date.
Poi c’è Lassalunga Elisabetta prof di italiano, mai contraddirla, eh.
Ogni insegnante ha le sue preferenze e le sue manie. Cerca di prevedere le loro mosse e indovinare le domande e fa attenzione non solo su cosa dovrai sapere, ma anche su come lo dovrai esporre. Ci sono quelli che vogliono sentire esattamente quello che hanno insegnato; altri che danno maggior valore alla tua opinione; alcuni che preferiscono esposizioni lunghe e dettagliate; altri che si annoiano subito e vogliono che tu sia più sintetico.
Quindi se il tuo obiettivo è prendere un buon voto cerca di capire in anticipo cosa vorranno da te e poi una volta entrato in sintonia con loro, dovrai cercare di rimanere sempre sulla stessa lunghezza d’onda.