Riprendiamo l’esempio dei gheppi (kestrels) e topi (field mice) del biologo Roy Varey con il grafico che mostra gli avvistamenti nel periodo tra il 1951 e il 1964.
Ora proviamo ad analizzare il grafico seguendo una procedura che prevede 6 differenti tipi di analisi:
Analisi 1: Leggere gli elementi base del grafico
Analisi 2: Individuare i numeri significativi
Analisi 3: Definire andamento e tendenza
Analisi 4: Comparare le tendenze
Analisi 5: Analizzare le tendenze
Analisi 6: Prevedere gli sviluppi futuri
Analisi 1: Leggere gli elementi base del grafico
Leggi innanzitutto le etichette e la legenda del diagramma. Quali sono e cosa rappresentano gli elementi base del diagramma?
- ascissa (x): sono riportati gli anni (dal 1951 sino al 1964) in cui sono stati fatti gli avvistamenti
- ordinata (y): è riportato il numero degli avvistamenti su una scala da 0 a 700
- linea blu: mostra il numero degli avvistamenti dei gheppi
- linea verde: mostra il numero degli avvistamenti dei topi.
Il diagramma mostra il numeri di gheppi e topi avvistati da Roy Varey tra il 1951 e il 1964.
Analisi 2: Individuare i numeri significativi
Poi dobbiamo individuare i numeri significativi: che sono rappresentati (vedi frecce rosse) dai picchi, dai cali e dai punti di intersezione delle linee.
Nel nostro esempio…
- 1952: un picco negli avvistamenti di topi e un calo di gheppi; un momento di svolta per entrambe le linee.
- 1954: un punto di intersezione tra le due line.
- 1962: il punto più alto negli avvistamenti dei gheppi, e il più basso per i topi; per entrambe le linee un punto di svolta.
Analisi 3: Definire andamento e tendenza
Ora è importante definire l’andamento e le tendenze significative.
Nel nostro esempio…
Avvistamenti di gheppi:
- tra il 1950 e il 1952 calano
- dal 1952 crescono costantemente
- dal 1962 calano di nuovo leggermente.
Avvistamenti di topi:
- tra il 1950 e il 1952 crescono in modo significativo
- dal 1952 calano in modo significativo
- dal 1954 il calo è più lento
- dal 1962 crescono leggermente di nuovo
Analisi 4: Comparare le tendenze
Se conosciamo l’andamento e le tendenze, possiamo metterle a confronto e scoprire quali sono le differenze, e se ci sono delle relazioni fra i due fenomeni (ovvero tra gli avvistamenti dei gheppi e dei topi).
Le domande che dobbiamo farci sono:
– ci sono delle tendenze comuni?
– c’è una relazione fra gli il numero di avvistamenti di gheppi e topi?
Nel nostro esempio …
- nell’anno (1952) in cui c’è il maggior numero di avvistamenti di topi, c’è anche il minor numero di avvistamenti di gheppi
- negli anni i cui ci sono tanti avvistamenti di gheppi, ci sono meno avvistamenti di topi.
Analisi 5: Analizzare le tendenze
A questo punto possiamo dobbiamo intepretare i dati del grafico. Il sistema migliore è fare delle ipotesi e poi verificarle.
Nel nostro esempio…
A) “I topi mangiano i gheppi. Per questa ragione ci sono molti gheppi quando ci sono meno topi”.
- In base a quanto mostra il diagramma questo sarebbe possible. Ma noi sappiamo che i topi non mangiano i gheppi. Quindi questa ipotesi è sbagliata.
B) “I gheppi cacciano i topi. Per questa ragione ci sono tanti topi solo quando ci sono meno gheppi”.
- I gheppi si cibano anche di topi. Questa ipotesi potrebbe essere corretta.
C) “I topi si nascondono dai gheppi. Quandi ci sono sono tanti gheppi, non siamo in grado di vedere molti topi”.
- Le prede spesso cercano di nascondersi dai loro predatori. Anche questa ipotesi potrebbe essere corretta.
D) “Non esiste una sola relazione tra gli avvistamenti di gheppi e topi. I motivi potrebbero essere molteplici.”
- Spesso le connessioni tra due fenomeni possono essere solo apparenti. E i veri motivi sul numero degli avvistamenti di Varney potrebbero essere diversi. Quindi anche questa ipotesi potrebbe essere corretta.
Analisi 6: Prevedere gli sviluppi futuri
In base all’andamento del grafico e alle ipotesi che abbiamo formulato, potremmo fare delle previsioni sui futuri avvistamenti.
Però fa attenzione: le previsioni sono sempre delle speculazioni! Non garantiscono che un fatto o fenomeno avverrà!
Nel nostro esempio …
- Nella parte finale del grafico le linee sembrano riavvicinarsi. Se continueranno in quel modo, probabilmente ad un certo punto si intersecheranno nuovamente.
- Negli anni a seguire ci potrebbero essere più avvistamenti di topic he di gheppi.
Conclusione
Un grafico aiuta a fare delle ipotesi su un determinato fenomeno. Per verificare le ipotesi spesso è necessario fare delle verifiche attraverso esperimenti, prove di laboratorio o delle osservazioni sul campo. Sulla base dei dati di un grafico possiamo anche fare delle previsioni sugli sviluppi di un fenomeno.
Questo esempio sui gheppi e topi è stato utilizzato con il consenso di de.serolo.org.
Ideazione e grafici a cura dell’autore Martin Forster.
Note: Alcuni termini nei grafici sono stati tolti per una migliore comprensione. Le frecce sono state aggiunte per spiegare meglio i grafici. Alcune parti sono state modificate leggermente al fine di renderle maggiormente comprensibili per gli utilizzatori del progetto explainwell.eu.
Il material originale si trova in: https://de.serlo.org/biologie/kompetenzen-in-der-biologie/diagramme/wie-wertet-man-ein-diagramm-aus
Il lavoro di Serlos ricade sotto: Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)
Termini per interpretare un grafico
Poichè ogni grafico racconta una storia, il creatore deve essere un buon narratore. Deve sapere come va costruito affinchè venga poi correttamente interpretato. Allo stesso modo chi deve legggere ed interpretare un grafico deve avere delle conoscenze di base sui grafici. Altrimenti leggere un grafico è come leggere un testo in una lingua straniera che non si conosce.
Espressioni per presentare l’argomento
Ora vorrei porre l’attenzione su …
Come evidenziato nel grafico …
Diamo un’occhiata a …
Per capire meglio il fenomeno guardiamo …
Se guardate …. noterete come …
Espressioni per presentare un grafico
Questo grafico mostra / delinea / rappresenta / evidenzia / …
Espressioni per descrivere i dati rappresentati
Quando c’è una crescita:
– aumentare, salire, crescere, progredire, avanzare, espandere
– aumento, crescita, tendenza al rialzo, salto, espansione, progressione
Quando c’è una diminuzione:
– diminuire, cadere, declinare, scendere, crollare
– diminuzione, caduta, declino, discesa, crollo, ribasso
Quando c’è stabilità:
– rimanere stabile / costante / allo stesso livello, stabilizzare, tenere costante
Quando c’è un cambiamento
– cambiamento, modifica, fluttuazione, cambio di tendenza, raggiungere il picco, toccare il punto più basso
Avverbi per descrivere dei cambiamenti
Grado: considerevolmente, moderatamente, drammaticamente, significativamente, notevolmente, lievemente, leggermente.
Velocità: rapidamente, velocemente, lentamente, gradualmente.