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Come intepretare un grafico

Oggi è importante saper interpretare i grafici. E’ un’abilità necessaria in tutti i campi del sapere, non solo in economia o nelle ricerche scientifiche, ma anche nella vita di ogni giorno, come nello sport e nella musica. Oppure in campo medico, dove non essere in grado di interpretare grafici e diagrammi presenti sui monitor di apparecchiature elettromedicali può diventare molto pericoloso.

A volte i dati, i fenomeni o i fatti rappresentati in un grafico possono essere di difficile interpretazione. Oppure la loro rappresentazione può essere fuorviante. Questo può accadere poiché chi crea un grafico vuole solitamente mettere in evidenza un aspetto particolare del fenomeno che viene rappresentato o analizzato.

Per afferrare meglio la questione, prova a rispondere alle domande dell’esercizio proposto.

Il materiale e i grafici sono tratti da una ricerca fatta da un biologo, Roy Varey, quando ancora era studente ed aveva un hobby particolare: quello di osservare gli animali nel loro ambiente naturale. Durante le ferie estive Varey, nelle sue uscite in campagna, aveva notato che il numero di un tipo di falchetto, il gheppio, cambiava nel corso degli anni. Decise di annotarsi non solo il numero dei gheppi, ma anche quello dei topi, per capire se ci fosse una relazione fra quelle due specie presenti su quel territorio. Per questa ragione rappresentò i dati delle sue annotazioni con dei grafici.

Ora prova a interpretare quello che ci vogliono dire questi grafici (kestrels=ghebbi, field mice=topi di campagna):

2016_0226_6.1

In quali anni Varey ha raccolto i dati?
La risposta si trova sull’ascissa (x): dal 1950 al 1964

Quanti gheppi ha visto nel primo anno?
La risposta si trova sull’ordinata (y): circa 500, e fa vedere come ci fossero più topi che gheppi.

Cosa è successo nei seguenti 2 anni?
La linea verde mostra un aumento degli avvistamenti di topi, mentre quella blu registra un calo di gheppi.

Questa tendenza è continuata anche negli anni successivi?
No. C’è stato un cambiamento di tendenza nel 1954. Da allora sono stati avvistati sempre più gheppi che topi.

Ora prova a dare un’occhiata a questi due grafici. Sono simili al primo grafico, tuttavia sembrano volere comunicare due cose differenti?

2016_0226_6.2

Che cosa ci vuole comunicare o far apparire il grafico di sinistra?
Il grafico di sinistra mostra come nel corso degli anni il numero di gheppi e topi è più o meno lo stesso. Questo grafico mette in evidenza come la variazione del numero di gheppi e topi sia stabile nel tempo.

Che cosa ci vuole comunicare o far apparire il grafico di destra?
Il grafico di destra mostra come nel corso degli anni il numero di gheppi e topi cambi in modo notevole. Questo grafico enfatizza la crescita del numero di gheppi e la grande diminuzione dei topi.

 

Perché questi due grafici sono così diversi, nonostante siano basati sugli stessi dati? Quale dei due rappresenta in modo corretto o veritiero il fenomeno? 

Per capire come analizzare ed interpretare correttamente i dati rappresentati in un grafico, vai alle successive lezioni.


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